
Quando le giornate sono fredde nulla si gusta di più di una buona minestra calda. In Italia dove abbondano le verdure, esiste una zuppa che unisce la nazione: il minestrone.
Il minestrone nacque come piatto povero, preparato con gli ingredienti a disposizione. La ricetta base, che prevede ingredienti diversi a seconda della ragione, veniva arricchita con ingredienti più ricercati nei giorni di festa o se servita alla tavola di nobili.
C’è una vecchia locanda ai margini di un bosco di abeti. La locanda è unica nel suo genere, come il paesaggio idilliaco della stretta valle, che porta alla locanda. Non c’è nulla di più buono del minestrone servito qui e preparato con le erbe aromatiche raccolte in montagna e le verdure che crescono nell’orto. Caldo e genuino riscalda il corpo.
Se dopo l’imbrunire, affascinati dal paesaggio e dall’atmosfera, vi trattenete nella locanda, magari allora il proprietario viene a sedersi al vostro tavolo per raccontarvi storie di ladri, cacciatori, lupi o principesse con la luna per traverso.
Verdure per la principessa
Al tempo in cui l’Italia era divisa in regni, c’era una principessa molto bella, ma dal carattere insopportabile. Neppure il re riusciva a sopportare il suo constante mal umore, tanto che decise di darla in sposa a chi fosse riuscito a farla sorridere. I principi di tutta Italia si radunarono a corte, portando i tesori più preziosi del loro regno. Ma nulla riuscì a strappare un sorriso alla principessa. Infine a palazzo si presentò un giovane proveniente dal villaggio. Aveva raccolto verdure ed erbe selvatiche lungo la strada che portava al palazzo e voleva cucinarle per la principessa. L’impertinenza del giovane innervosì ancora di più la principessa, che giurò che mai e poi mai avrebbe mangiato un simile minestrone.
Un minestrone per tutti
Il re sembrò invece divertito dall’idea che un ragazzetto senza istruzione culinaria cucinasse per il palazzo, mischiando tutto quello che aveva. Nel frattempo la principessa cieca dalla rabbia per diminuire la collera prese a camminare su e giù per il palazzo – e questo andirivieni le fece venire una gran bella fame. E anche il profumo proveniente dalla cucina contribuì a stuzzicarle l’appetito. Come sempre scontroso, la principessa si sedette accanto al re e al principe al tavolo. Ed ecco, il minestrone ha evocato una radiosità sul suo viso. La zuppa ha anche assaggiato il re e il principe. Questi hanno portato la ricetta a casa nei loro regni. – Se il ragazzo del villaggio ha sposato la principessa, la leggenda non lo dice più.
Raffinatezze regionali
Alla ricetta base ogni regione aggiunge ingredienti propri. Date anche voi un tocco regionale e un sapore nuovo al vostro minestrone.
- Friuli-Venezia Giulia: fagioli e orzo. La variante triestina contiene anche crauti.
Trentino: orzo perlato. Per arricchire di sapore al minestrone si giunge spesso al soffritto anche un pezzo di pancetta. Il minestrone d’orzo è migliore se preparato il giorno prima e riscaldato prima di essere servito. Trippe che vengono lavate e pulite e solo quando sono a metà cottura si aggiungono le verdure e il brodo. - Veneto: fagioli
- Lombardia: riso
- Valle d’Aosta: funghi o castagne
- Piemonte: fagioli e cavolo. Del cavolo si usano sole le foglie intere. Il minestrone in Piemonte è particolarmente denso e prevede l’aggiunta di tagliatelle o maltagliati.
- Liguria: basilico, fagioli e fagiolini
- Emilia-Romagna: fagioli e patate
- Toscana: bietola, cavolo e zucca
Umbria: farro - Marche: pane raffermo. La tradizione marchigiana prevede, che prima di versare il minestrone nella zuppiera, il suo fondo venga rivestito di fette di pane raffermo.
- Lazio: carciofi
Abbruzzo: legumi e abbondante pepe - Molise: verdure da campo tipo cicoria e legumi
- Campania: pomodoro di San Marzano – pomodori con pochi semi e un colore acceso
Puglia: cime di rapa, mentuccia, pepe e formaggio pecorino
Basilicata: pomodoro, patate, basilico e fagiolini - Calabria: cipolla rossa di Tropea
- Sicilia: fagioli e verdure di stagioni e a fine cottura pasta tipo ditalini, ditali o riso. Nella zona di Trapani e Palermo si usa aggiungere verdure locali, come i cabbasìsi – delle radici dolci – ma anche il rafano.
- Sardegna: malloreddus, gnocchetti sardi
Ingredients
- 250 g fagioli
- 2 foglie alloro
- 1 presa bicarbonato
- 1 cipolla piccola
- 1 porro
- 2 carote
- 1 gambo sedano
- 2 cucchiai olio di oliva
- 1 e 1/2 l acqua
- 1 crosta formaggio
- 1 zucchina
- 3 patate grandi
- 300 g bietole
- sale
- pepe
- parmigiano o pecorino grattugiato
- 2 cucchiai prezzemolo
Instructions
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La sera prima lavate i fagioli e metteteli in ammollo per 12 ore.
Il giorno dopo scolateli, sciacquateli sotto acqua fredda corrente, metteteli in una pentola e ricoprirteli interamente di acqua. Per esaltarne il sapore aggiungete delle foglie di alloro. Non aggiungete sale perché rende la buccia dura, che si romperebbe durante la cottura. Per ammorbidire i fagioli potete aggiungete un cucchiaino di bicarbonato. Portate a ebollizione l’acqua quindi abbassate la temperatura e lasciate cuocete a fuoco lento per un minimo di un’ora ad un massimo di 2 ore a seconda della tipo di fagioli usati. Ogni tanto aggiungete un mestolo di acqua bollente. Quando i fagioli sono cotti toglieteli dal fuoco e lasciateli riposare all’interno della pentola per una ventina di minuti. Scolateli e metteteli da parte
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Tagliate il porro, la cipolla, il sedano e le carote in dadini di piccole dimensioni. Versate l’olio in una grande pentola e soffriggeteci la cipolla, il sedano e le carote. Insaporite con sale e pepe e rosolate le verdure finché la cipolla e il porro siano morbide e lucide. Togliete la crosta ad un pezzo di formaggio grana. Grattatene con un coltello la superficie in modo da togliere le impurità. Aggiungete l’acqua e fate bollire. Aggiungete la crosta di formaggio. Abbassate la fiamma e fate sobbollire per una decina di minuti in modo, finché la carota e il sedano siano teneri. Tagliate le restanti verdure a dadini. Versate le verdure nella pentola. Unite gli ingredienti locali che preferite - nel mio caso io ho aggiunto della pasta. Lasciate cuocere fino a quando tutti gli ingredienti siano cotti, ma abbiano ancora la loro consistenza- circa 35 minuti. Aggiungete i fagioli, togliete la crosta di formaggio e aggiustate sale e pepe.
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Servite il minestrone bollente con abbondante formaggio grattugiato, un cucchiaio di olio d’oliva a freddo e del prezzemolo fresco.
Recipe Notes
- Se aggiungete cereali e legumi è sempre opportuno cuocerli separatamente. Ricordatevi, che orzo e legumi devono essere messi in ammollo e lavati almeno tre volte.
- Gettate l’acqua d’ammollo e cambiate spesso l'acqua di legumi e orzo
- Si consiglia inoltre di cuocere legumi e cereali separatamente e di aggiungerli all’ultimo momento.
- Per ottenere una consistenza più densa del minestrone provate a schiacciare una parte dei fagioli
- Alcuni amici mi hanno insegnato a migliorare l'acidità del minestrone aggiungendo una spruzzatina di succo di limone.
Buon appetito!
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